Il filosofo tedesco Georg W.F. Hegel ha descritto il Mediterraneo come l’epicentro dinamico di forze centrifughe che connettono Europa, Africa e Asia. “Per tre quarti del globo”, scrive Hegel, “il Mar Mediterraneo è allo stesso tempo l’elemento unificante e il centro della storia del mondo”. Gli eventi degli ultimi tre anni in Medio Oriente e Nord Africa confermano la validità della riflessione di Hegel: il Mediterraneo continua ad essere uno degli epicentri della politica internazionale con effetti diretti sia sugli attori tradizionali – come i paesi europei e gli Stati Uniti –, sia sulle potenze esterne che, come la Cina, hanno notevolmente sviluppato negli ultimi anni la loro presenza nella regione.
Negli ultimi anni il dibattito accademico e di policy sui problemi della regione Xi Ya Bei Fei (Asia occidentale e Africa settentrionale) si è fatto più intenso e articolato in Cina: alla luce delle sfide che l’instabilità regionale pone alla sicurezza interna del paese, si riflette sul ruolo che Pechino potrebbe e dovrebbe svolgere per agevolare la stabilizzazione dell’area, o quantomeno mitigare le crisi in corso.
All’interno di OrizzonteCina Vol. 5 n. 8 (Settembre – Ottobre 2014):
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