Il mercato cinese, che attrae da decenni investitori industriali da tutto il mondo, sta divenendo sempre più interessante anche sul fronte dell’intermediazione finanziaria. Nuove frontiere di internazionalizzazione si schiudono, infatti, grazie alla crescita del mercato interno, all’espansione della ricchezza finanziaria e alla maturazione dei bisogni d’investimento di fasce ampie della popolazione. L’Italia, in ritardo nell’espansione in Cina nei settori industriali, ha invece un ruolo pionieristico sul fronte finanziario e delle opportunità di business connesse. Significativa è, al riguardo, l’esperienza del Gruppo Intesa Sanpaolo, presente dal 2007 nel mondo dell’asset management cinese. Il Gruppo partecipa, infatti, ad una delle più importanti società del settore.
Eurizon Capital, società di gestione del risparmio del Gruppo, oltre a essere leader in Italia con più di 165 miliardi di asset in gestione, è presente in 9 paesi, il più interessante dei quali è proprio la Cina. Eurizon Capital detiene il 49% di Penghua Fund Management, che è tra i più importanti operatori cinesi del settore, e segue con grande attenzione l’evoluzione del risparmio in Cina, forte di una partnership con gli altri azionisti locali che ha dato importanti risultati dal 2007 ad oggi.
Il mercato dell’asset management cinese è il terzo dell’Asia, dopo il Giappone e l’Australia, con circa 530 miliardi di dollari in gestione (7% del totale dell’Asia). Il Giappone è il leader, con 3.800 miliardi di asset, ma le proiezioni di crescita del risparmio gestito cinese per il prossimo triennio sono le più alte a livello mondiale. Si tratta di un settore che si è sviluppato in ritardo rispetto agli altri paesi più industrializzati, ma beneficia del forte incremento di ricchezza dei risparmiatori cinesi. Il regolatore cinese ha compreso l’importanza di mettere a fattor comune le competenze e la tecnologia dei paesi più avanzati, come gli Stati Uniti e l’Italia, incoraggiando le partnership e le relazioni con gli operatori riconosciuti leader nei rispettivi mercati. Eurizon Capital detiene così la quarta partecipazione più rilevante in Cina, in concorrenza con società quali Deutsche Asset Management, Bank of Montreal, JP Morgan Fleming e Credit Suisse.
Il patrimonio in gestione di Penghua è di circa 13 miliardi di dollari ed è costituito da fondi comuni ( i c.d. Security Investment Funds, Sif), fondi pensione statali (i c.d. Social Security Fund, Ssf) e gestioni di portafoglio individuali per la clientela retail e istituzionale. La clientela retail rappresenta il 39%, quella istituzionale il 61%. La sede principale è a Shenzen, ma il Fondo è presente in altre città strategiche quali Pechino.
L’interazione tra Eurizon Capital e Penghua è molto forte e assidua consentendo uno scambio e confronto sia sulle tecnologie di gestione di portafoglio e di controllo del rischio sia sulle opportunità strategiche. Particolare rilevanza rivestono le attività di marketing strategico e operativo, nelle quali Eurizon Capital è molto avanzata. Nell’attività di analisi, progettazione e ingegnerizzazione di prodotto ci sono confronti continui tra la società italiana e cinese. In effetti l’interscambio culturale e di competenze sta dando risultati molto buoni non solo con riferimento agli utili ma anche in termini di consulenza, offerta complessiva e di cross-selling.
Nel corso del 2011 Eurizon Capital sta sviluppando il progetto relativo all’ottenimento della licenza per agire in Cina in qualità di Investitore Istituzionale Estero Qualificato (Qualified Foreign Institutional Investor, “QFII”). La licenza permetterà alla Società di istituire – successivamente – un QFII Fund che potrà investire direttamente in azioni “A – Shares”, mercato precluso agli investitori privati esteri privi di licenza. Tale progetto riveste notevole importanza ed è realizzato grazie alla collaborazione con Penghua e il suo team di esperti legali che hanno supportato l’iter di autorizzazione. Come noto, è molto importante anche il processo di selezione e monitoraggio dei titoli azionari e obbligazionari cinesi in un mercato che sta crescendo velocemente e può riservare anche qualche insidia. La partecipazione in Penghua ha anche questo vantaggio.
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