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[LA RECENSIONE] Il Capitalismo. Verso l’ideale cinese

[IT] Nel maggio 2011, in occasione del lancio dell’iPad2 nel flagship store di Pechino della Apple, quattro persone finirono all’ospedale a causa della ressa davanti al negozio. La scena si è ripetuta a gennaio di quest’anno, con risse, pugni e calci tra consumatori in coda per acquistare il nuovo iPhone4S, ovviamente andato prontamente esaurito in Cina. Nessun’altra immagine potrebbe meglio riassumere la logica di fondo della critica al capitalismo contenuta nel visionario libro di Geminello Alvi che proponiamo questo mese.

[Lessico Popolare] “Età della prosperità” e Anno del Drago

[IT] Il 23 gennaio la Cina ha festeggiato l’inizio dell’Anno del Drago (龙年). Nella tradizione cinese questo animale è un Giano bifronte: da un lato è simbolo di prosperità, dall’altro è associato alla figura dell’imperatore. In questo senso, il Drago rappresenta il massimo depositario dell’autorità pubblica, titolare di un potere che può garantire la stabilità oppure, corrompendosi, aprire le porte al caos.

Rimpiangere le biciclette a Pechino

[IT] Il 10 gennaio la visibilità inferiore ai 200 metri, dovuta allo smog, ha causato all’aeroporto di Pechino la cancellazione di 34 voli e il ritardo di 98. Già a fine novembre, in un solo giorno, più di 200 voli erano stati cancellati, e più di 125 ritardati per lo stesso motivo. Negli stessi giorni, la nebbia da smog rallentava il traffico automobilistico su strade e autostrade attorno alla capitale.

[Cineresie] Migranti senza salario e Stato taumaturgo

[IT] Zhang Lin è un lavoratore migrante come tanti altri. Dopo aver seguito un corso di addestramento professionale, nel febbraio del 2009 è stato assunto da un’azienda privata a Shenzhen. Gli avevano promesso un salario mensile di base di 1.400 yuan (172€) per una giornata lavorativa di otto ore, cui si aggiungevano altre tre ore di straordinari, più un’ora “rubata” durante la pausa pranzo. In aprile, però, con la busta paga arriva una sorpresa: lo stipendio è di appena 2.000 yuan, molto meno delle attese.

[Yìdàlì 意大利] Il rating dell’Italia secondo Pechino

[IT] Dopo il declassamento dell’Italia e di altri paesi europei deciso da Standard & Poor’s nel mese di gennaio, Dagong potrebbe commentare “noi ve l’avevamo detto”: per l’agenzia di rating cinese, infatti, il Belpaese era già sceso in serie B nel dicembre scorso.

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