[IT] “Ecco smembrata la potenza industriale della Cina moderna, e i pezzi erano le persone”. È il biglietto da visita del libro di Leslie T. Chang, uscito nel 2008 e finalmente tradotto in italiano. L’ex corrispondente da Pechino del Wall Street Journal ha cercato di “conoscere il mondo della fabbrica proprio come i migranti: dal basso verso l’alto e in ogni suo aspetto”, esplorando il mondo dell’emigrazione femminile a Dongguan, città del sud della Cina sede di fabbriche e capannoni a perdita d’occhio.
[IT] Lo scorso 8 ottobre il comitato norvegese per l’assegnazione del Premio Nobel per la pace ha reso pubblico il nome del vincitore: Liu Xiaobo, critico letterario e politico, attualmente in carcere a Pechino per “incitamento alla sovversione”.
[IT] La quinta sessione plenaria del XVII Comitato Centrale del Partito comunista cinese ha approvato le linee-guida del dodicesimo piano quinquennale (2011-2016), ispirate al concetto di „crescita inclusiva‟, già formulato dal presidente Hu Jintao in un discorso all’incontro ministeriale dell’APEC Human Resources Development svoltosi a Pechino lo scorso settembre. Per realizzare una „crescita inclusiva‟, si legge nel documento, bisogna „integrare lo sviluppo economico con il miglioramento della vita delle persone‟.
[IT] Una recente dichiarazione di Li Daokui, consulente della Banca Centrale Cinese, ha aperto uno spiraglio nella contesa sulla rivalutazione dello yuan, chiesta a gran voce dagli americani. Un apprezzamento della yuan tra il 3% e il 5% annuo sarebbe tollerabile per l’economia cinese, secondo Li Daokui, perché un aumento così graduale permetterebbe una ristrutturazione sostenibile del sistema produttivo dalle esportazioni al consumo interno.
[IT] Si apre a giorni a Seoul il Vertice del G20, il primo al di fuori di Stati Uniti ed Europa, o, più precisamente, all‟esterno del perimetro dell’“anglosfera”, dal momento che Washington e Londra hanno curato tutti i precedenti incontri al livello dei Capi di Stato e di governo nel 2008 e nel 2009. Che sia un dinamico e democratico paese asiatico – la Corea del Sud – a guidare l’appuntamento nel 2010 appare al contempo come un auspicio e un riconoscimento per una regione del mondo che oggi fa da traino alla ripresa economica.