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Italia-Cina: le interazioni in ambito navale e la proiezione cinese nel Mediterraneo allargato

[IT] A dispetto di un così promettente esordio, la cooperazione in ambito navale fra Italia e Cina è rimasta a lungo limitata. Se le Marine militari rappresentano tradizionalmente uno strumento privilegiato di contatto fra Stati – grazie alla loro elevata mobilità, che consente di “portare la bandiera e il potere di una nazione ai quattro angoli del globo”, e grazie alla “straordinaria impressione” che la vista di navi da guerra suscita, come notava Hans Morgenthau – la distanza che separa Italia e Cina ha tuttavia contribuito per decenni a limitare le concrete occasioni di interazione in questo particolare ambito.

Il Mediterraneo allargato e la Cina come “offshore balancer”

[IT] Mentre non è da escludere che la diplomazia cinese in futuro possa iniziare a guardare al Mediterraneo allargato come a un’unica macro-regione, per ora è da rilevare la mancanza di documentazione che attesti tale visione integrata. Per ovviare a questo problema, si attinge qui dai lavori degli studiosi appartenenti alla scuola neorealista delle Relazioni Internazionali.

L’ascesa del populismo e il suo impatto sulle relazioni sino-europee

[IT] La ricerca sul populismo in Europa tende a concentrarsi sull’impatto dei partiti e dei movimenti populisti sulla politica interna dei paesi, mentre le implicazioni per la politica estera risultano meno approfondite. Nell’odierno mondo globalizzato, però, è sempre meno realistico concepire una dinamica politica nazionale come avulsa dal contesto internazionale.

“Reality check”: le relazioni bilaterali Italia-Cina in ambito economico dagli anni Settanta alle “nuove Vie della Seta”

[IT] Quando la Repubblica popolare cinese (Rpc) e l’Italia ristabilirono i rapporti diplomatici nel 1970 la Cina era un paese impoverito, reduce da due decenni di sostanziale chiusura al resto del mondo e da una pesante recessione nel biennio 1967-68 per effetto della Rivoluzione culturale. Il Prodotto interno lordo (Pil) misurato in dollari statunitensi (costanti 2010) era un quinto di quello italiano e quello pro-capite un settantasettesimo.

[LA RECENSIONE] Aspettando la fine della guerra: lettere dei prigionieri cinesi nei campi di concentramento fascisti

[IT] All’inizio del Novecento iniziarono ad arrivare in Europa dalla provincia dello Zhejiang, e in particolare dalla fervente città portuale di Wenzhou, i primi cinesi, per partecipare alle fiere internazionali che caratterizzarono la belle époque del nostro continente, inclusa l’esposizione universale di Milano del 1906. L’emigrazione cinese in Italia è riconducibile a un’area geograficamente molto circoscritta: l’entroterra montuoso di Wenzhou, e in particolare il distretto di Qingtian.

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