[IT] La sicurezza tecnologica è ormai da qualche anno uno dei temi di maggior salienza all’interno delle agende nazionali e dei forum globali. I sistemi informatici, in particolare le reti ICT (Information and Communication Technology), costituiscono oggi i centri nevralgici delle infrastrutture critiche nazionali e internazionali. Tali reti sono al centro di riflessioni, sforzi normativi e di armonizzazione tanto più complessi quanto più eterogenei sono gli ordinamenti giuridici, le priorità economiche e di sicurezza dei paesi interessati.
[IT] Il 4 febbraio 1991, in apertura alla prima sessione del Comitato negoziale intergovernativo per la predisposizione di una Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, il Direttore Generale per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale Antoine Blanca pose in parallelo la portata storica della Conferenza di San Francisco con quella della sessione allora in corso. Così come la prima era nata dalla necessità di porre fine alle “guerre tra le genti“ – argomentò Blanca –, la seconda avrebbe costituito il primo passo verso la fine di una guerra scoppiata “tra le genti e la natura”.
[IT] Scrivere sul noto tema della Cina del secondo dopoguerra in relazione al regionalismo in Asia orientale è un compito straordinariamente complesso. Le difficoltà iniziano dal dover esordire (così come si sentirebbero costretti a fare gli autori di quasi tutti i saggi dedicati alle dinamiche politico-economiche di questa parte del mondo) con una lista di Stati-nazione appartenenti all’Asia orientale. I criteri adottati per la stesura di una lista di tal genere spazierebbero dall’ideologico, all’economico, al culturale.
[IT] Le percezioni occidentali della Cina sono sempre state in conflitto. A cavallo tra il XX e il XXI secolo, quando il dibattito era incentrato sulla possibile partecipazione della Cina all’ordine liberale costituito dagli Stati Uniti nel secondo dopoguerra, si pensava che questa si sarebbe comportata da “attore responsabile”, come una grande potenza che agisce entro i limiti segnati dall’ordine precostituito a guida statunitense. Realisti d’ogni guisa erano però di parere opposto, sostenendo che la Cina fosse destinata a sfidare gli Stati Uniti in quanto potenza “revisionista” intenzionata a sovvertire l’ordine stabilito.
[IT] A più di cinque anni dalla sua inaugurazione, la Belt and Road Initiative (BRI) continua a dispiegare i propri effetti su un mercato globale in profonda crisi d’identità. Oltre all’indubbio rilievo nel panorama degli investimenti internazionali, gli effetti dell’iniziativa cinese sono evidenti anche sul piano politico e sociale in tutti i paesi toccati dalle nuove Vie della Seta.