[IT] Negli ultimi anni il mondo ha attraversato notevoli cambiamenti, ascrivibili a dinamiche politiche internazionali e interne molto rapide. Tuttavia, il modo in cui questi cambiamenti globali influenzino il sostegno che gli attori europei rivolgono ad agende normative come quella della costruzione e del sostegno della pace (peacebuilding) non è però stato oggetto di analisi approfondite.
[IT] Dalla fine della Guerra Fredda a oggi, il peacebuilding è divenuto prassi diffusa all’interno della comunità internazionale, tanto nell’ambito dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), quanto presso altri fora multilaterali e singoli stati. Il concetto fu coniato dallo studioso norvegese Johan Galtung per riferirsi alla costruzione e al sostegno di strutture sociali capaci di produrre e mantenere una pace sostenibile.
[IT] Il Sud-Est asiatico è una terra di grandi diversità etniche, culturali e religiose. Per secoli crocevia di commerci tra l’Europa, la penisola arabica, il subcontinente indiano e l’Estremo Oriente, i Paesi della regione sono oggi il risultato di un’affascinante interazione con la modernità: proiettati nel “secolo asiatico” che promette crescita e sviluppo, appaiono spesso come pedissequi imitatori delle storiche potenze capitaliste europee.
[IT] Il ruolo dei governi locali della Cina nelle politiche verso l’Association of South-East Asian Nations (ASEAN) è stato percepito come una parte importante della Belt and Road Initiative (BRI). In questo contesto, è stato di grande rilevanza il ruolo della provincia dello Yunnan, scelta dal governo centrale come testa di ponte, nella politica cinese nei confronti del Myanmar. Attraverso la costruzione di canali di comunicazione e cooperazione a livello locale, il governo cinese spera di esercitare la diplomazia pubblica e il soft power per ridimensionare i sentimenti anticinesi.
[IT] In quasi tutti i Paesi ASEAN i dazi medi ponderati per l’interscambio commerciale sono stati ridotti al di sotto del 5%. Tuttavia, considerato il crescente impatto delle misure non tariffarie (non-tariff measures – NTMs), tale dato non deve far pervenire alla conclusione che il commercio non sia regolato. Nel momento in cui si scrive, nella regione si registrano 9.492 misure non tariffarie, principalmente in Thailandia (3.276), seguita da Filippine (1.222), Indonesia (971) e Malaysia (920).