Questo testo esplora due approcci nello studio dei media: uno focalizzato sugli oggetti e l’altro sulle persone coinvolte nella produzione. Nella ricerca sul giornalismo cinese, si nota un passaggio da studi di autori internazionali a quelli di ricercatori cinesi, complicato da restrizioni di accesso e autocensura. Si evidenzia anche l’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore, che richiede nuove competenze e risorse per analizzare non solo i contenuti, ma anche le tecnologie e gli algoritmi coinvolti, per garantire una pluralità di prospettive sulla narrazione della Cina.
L’articolo integrale disponibile sul sito dedicato alla rivista OrizzonteCina.