Con due tappe asiatiche Versalis – la società chimica di Eni un tempo nota come Polimeri Europa – conferma il ruolo che intende conquistare nel rilancio della chimica hi-tech e bio-tech italiana. Le missioni a Guangzhou e Singapore del 20 e 22 maggio sono servite a confermare la strada di internazionalizzazione intrapresa da Versalis già dal settembre scorso con l’inaugurazione dell’ufficio di rappresentanza di Shanghai. E per il futuro, in vista, ci sono nuove partnership soprattutto nel settore delle rinnovabili, come dichiara l’ad Daniele Ferrari nel corso di un’intervista rilasciata ad Agi China 24.
L’obiettivo principale è raggiungere il break-even nel 2016 con un aumento di 500 milioni di euro del margine operativo lordo rispetto ai valori del 2012 e la prospettiva di aggiungere altri trecento milioni entro il 2017-2018. Questo il piano presentato dalla società agli analisti della City, il 18 aprile scorso. La prima tappa asiatica è stata l’occasione per rivedere al rialzo le proprie stime di crescita: a Guangzhou, in occasione di Chinaplas 2013, ventisettesima edizione della fiera internazionale del settore della plastica e della gomma, Versalis ha dichiarato di prevedere per l’anno in corso un aumento del proprio volume di vendite in Cina del 20% nel settore elastomeri, da cui si producono gli pneumatici.
L’Asia, e soprattutto la Cina come mercato di sbocco e ambito di possibili joint venture, è il terreno su cui si giocherà la partita più importante. Versalis ha già due partnership con la malese Petronas e la coreana Lotte per la costruzione di impianti per lo sviluppo di elastomeri sia in Malaysia che in Corea del Sud. “La nostra presenza commerciale in Asia è una leva fondamentale all’interno del piano di rilancio di Versalis e per questo il nostro obiettivo – commenta l’ad Daniele Ferrari – è mantenere nei prossimi due-tre anni una crescita costante e di qualità”. I tassi di crescita del settore degli elastomeri sono molto più alti in Asia orientale che nei mercati maturi, come l’Unione europea: il trend è quello di un 5-8% annuo, con la Cina che trainerà la domanda. Secondo le ultime stime, il numero di veicoli che circolano sulle strade cinesi salirà da 75 milioni a 215 milioni nel 2020, con una conseguente domanda di pneumatici e soprattutto di high performance e radiant tyres, prodotti ad alto valore aggiunto su cui punta Versalis per l’espansione nella regione dell’Asia-Pacifico.
Ma il futuro della chimica italiana è sempre più ad alto valore aggiunto, come racconta Ferrari a Singapore durante il World Rubber Summit, appuntamento tra i più importanti per il settore degli elastomeri, patrocinato da IRSG (International Rubber Study Group), associazione intergovernativa che riunisce produttori e consumatori di gomma. “L’obiettivo – spiega Ferrari – è riorientare il portafoglio dalle commodities ai prodotti ad alto valore aggiunto”. Il 75% dei due miliardi di euro di investimenti previsti nell’arco di piano sarà destinato a progetti per la crescita; il resto verrà speso per la messa in sicurezza e l’ottimizzazione delle produzioni esistenti. Due i principali progetti di ricerca: il primo riguarda l’innovazione applicata al biobutadiene, frutto della partnership con l’americana Genomatica; l’altro quello della gomma naturale ottenuta da guayule, un arbusto che può crescere anche nel Mediterraneo e necessita di poca manutenzione. Questo secondo progetto, in partnership strategica con Yulex, nasce dalla previsione di una crescita globale annua del 3,5% nel consumo di gomma naturale fino al 2015. Un accordo triennale di ricerca con Pirelli servirà a studiarne le applicazioni nel settore degli pneumatici.
Il mercato asiatico e soprattutto cinese è sempre più appetibile per Versalis: negli ultimi dieci anni l’Europa ha perso il 10% della sua quota di mercato globale, mentre la Cina ha aumentato la sua quota di oltre il 18%. La società chimica di Eni punta sullo sviluppo della chimica bio-tech attraverso la ricerca, lo sviluppo di nuovi feedstock e l’utilizzo di tecnologie dedicate che rappresentano il fattore di punta dell’innovazione targata Versalis. La presenza in Asia è fondamentale per creare una rete di trading diretto e per la produzione, che nei prossimi anni avverrà qui. “Abbiamo una grande opportunità – conclude Ferrari: quella di iniziare a creare canali commerciali e tecnologici, attraverso i prodotti ad alto valore aggiunto che abbiamo e che già forniamo ai pneumaticisti che li richiedono in Europa. Quindi si tratta di muoverli usando la logistica che abbiamo creato in Asia. In questo modo prepariamo il terreno per quando li produrremo direttamente qui in Asia, dal 2015 in poi”.
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