[IT] Dopo decenni di regimi autoritari e gravi violazioni dei diritti umani, le riforme attuate dal Primo Ministro Abiy Ahmed Ali in Etiopia a partire dal 2018 ambivano a promuovere una svolta liberale e avevano generato speranze di riconciliazione e rinnovamento sociale. Le elezioni generali previste per l’agosto del 2020 – in cui gli Etiopi sarebbero stati chiamati a scegliere i nuovi membri della House of People’s Representatives e i membri dei consigli degli stati regionali e dei consigli locali – avrebbero dovuto sancire una tappa significativa nella transizione democratica nel paese. Tuttavia, come spesso succede, un clima di apertura e le speranze che ne derivano sono facilmente compromessi quando le promesse che lo determinano vengono frustrate. La decisione del parlamento etiope di rimandare le elezioni a causa della pandemia di COVID-19 ne è un chiaro esempio.