[IT] La “guerra alla droga” lanciata nelle Filippine dal presidente Rodrigo Duterte ha sconvolto il mondo non solo per aver assunto forme di inaudita violenza di Stato, bensì anche per il sostegno popolare che questa campagna è riuscita a guadagnare. Al fine di analizzare le ragioni sociali e culturali del consenso, il consorzio CRISEA ha finanziato un progetto di ricerca che ha per tema le giustificazioni di stampo religioso che i leader appongono per trovare il sostegno alla campagna antidroga. È importante trovare una risposta a questa domanda dato che le Filippine, oltre a essere un Paese a maggioranza cattolica, sono tra le società più osservanti del mondo. Come una società profondamente religiosa risponda a una campagna politica divenuta celebre per le violazioni dei diritti umani è un importante interrogativo sociologico con implicazioni politiche rilevanti.