[IT] L’epoca in cui la Cina era la ‘fabbrica del mondo’ e Hong Kong il suo porto aperto è, con ogni evidenza, ormai conclusa. Lo dimostra anche l’ultimo Plenum del XIX Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), in cui, oltre a riconfermare il ruolo egemone di Xi Jinping, si è insistito come mai prima sul tema dell’autonomia dello sviluppo cinese, dando la priorità ai consumi interni, a un avanzamento tecnologico indipendente e alla sovranità energetica. In questo nuovo quadro, il polo logistico-finanziario di Hong Kong è divenuto accessorio, se non persino pericoloso agli occhi di Pechino, visti i ferri corti fra Cina e Stati Uniti.