[IT] Il sorpasso dell‟economia cinese su quella del vicino Giappone in termini di Pil aggregato ha suscitato una miriade di commenti che vanno dalle riflessioni sulla presunta maggiore efficacia del modello di capitalismo di Stato à-la-chinoise, a allarmate previsioni per le conseguenze di un futuro primato assoluto della Cina, una volta superati anche gli Stati Uniti. Un simile scenario può apparire remoto, ma non si può negare che Pechino continui a contare su una grande disponibilità di fattori cruciali per la crescita economica: vaste estensioni di territorio ancora da sfruttare, un enorme serbatoio di forza lavoro (per ora) e ricche dotazioni di capitale. Piuttosto, quel che preoccupa la dirigenza cinese è la manifesta difficoltà nell'incrementare quella che in economia si conosce come Total Factor Productivity (Tfp). È il capitale umano, in particolare, a presentare un certo deficit in termini di capacità di generare invenzione e innovazione, requisiti importanti non soltanto per il ciclo produttivo, ma anche per irrobustire il soft power di una nazione.