[IT] Tra qualche anno si celebrerà il primo centenario del Partito comunista cinese (Pcc), oggi a capo della seconda economia mondiale. Che cosa sa il lettore italiano degli anni in cui il Pcc ha forgiato, con il ferro e con il fuoco, la propria identità? Quanto è importante capire la storia di quegli anni, per comprendere vizi, vezzi, idiosincrasie e virtù dell’organizzazione comunista che ha traghettato la Cina verso il capitalismo (ma non verso la democrazia liberale)? Quanto ancora conta l’eredità degli studi italiani sulla rivoluzione cinese maturati negli anni Settanta, in un contesto culturale così radicalmente diverso dall’attuale?