Peacebuilding requires long-term and sustained efforts at all levels, and in some cases may have been complicated by the ways in which armed groups have strengthened their position through their response to the pandemic.
[IT] A marzo, mentre il virus COVID-19 si diffondeva rapidamente in tutto il mondo, il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha lanciato un forte appello per la pace: “Chiedo un immediato cessate il fuoco globale in tutti gli angoli del mondo. È tempo di mettere i conflitti armati in lockdown e concentrarsi insieme sulla vera lotta della nostra vita… rinunciamo alle ostilità. Mettiamo da parte la diffidenza e l’animosità. Facciamo tacere le armi, fermiamo l’artiglieria e mettiamo fine agli attacchi aerei”.
In the early twenty-first century, as inter-state war appeared to decline in frequency, new forms and discourses of ‘war’ took prominence, epitomised by the ‘War on Terror’ and the ‘War on Drugs.’ For some critics, the use of the term ‘war’ in these contexts was deeply problematic.
All’inizio di questo secolo, quando le guerre interstatali sembravano diradarsi, nuove narrative sulla “guerra” si sono affermate. Paradigmatici sono i casi della “Guerra al... Read More