Malgrado le tensioni internazionali, la guerra commerciale tra Washington e Pechino, e il lungo periodo di lockdown da COVID-19, lo scorso anno il PIL della Cina è cresciuto del 5%. Nonostante da più parti si preconizzi un de-coupling (disaccoppiamento) tra l’economia cinese e lo spazio economico occidentale, e in alcuni settori ad alta tecnologia si registri indubbiamente un rallentamento dell’interazione, l’interesse degli investitori stranieri per il mercato cinese continua a essere rilevante: nei giorni in cui la Russia invadeva l’Ucraina, Elon Musk annunciava l’apertura di un nuovo stabilimento di Tesla a Shanghai. Consapevole della conclusione di un ciclo della globalizzazione, Xi Jinping ha lanciato la strategia della “doppia circolazione”, interna ed esterna, per creare un’economia che sia meno dipendente dalle esportazioni, e in cui i consumi domestici possano rappresentare un vero traino per la crescita.
Qual è il vero stato dell’economia cinese? Quali criticità interne deve affrontare? Quali sono i suoi punti di forza? In che modo la Cina sta reagendo alle pressioni statunitensi? Alle dinamiche di sviluppo dell’economia cinese e al contributo di Pechino alla governanceeconomica globale è dedicata la sezione tematica di questo numero di OrizzonteCina. Il numero ospita anche una seconda sezione tematica, che indaga la percezione della Cina da parte degli studenti universitari italiani alla luce di una recente rilevazione condotta dall’Italy-China Competence and Sentiment Observatory.
Il numero è disponibile nella sua versione integrale sul sito dedicato alla rivista.
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