[IT] Giuseppe Gabusi (T.wai & Università di Torino) e Giorgio Prodi (T.wai & Università di Ferrara) nell’articolo “Presa nel mezzo? Italia e Cina dopo il COVID-19”, contenuto nel volume “L’economia italiana dopo il COVID-19. Come ricominciare a crescere?” (a cura di G. Bellettini e A. Goldstein, Bononia University Press).
[IT] Geograficamente isolata dal resto del continente asiatico, eppure costretta a fare i conti con il suo “Near North”, l’Australia è legata al Sud-Est asiatico più di quanto si possa immaginare. Se durante la Guerra fredda lo spettro di una crescita dell’influenza comunista nella regione indusse Canberra a contribuire al processo di stabilizzazione dell’arco meridionale asiatico, con la fine della contesa bipolare, la cooperazione tra l’Australia e il suo vicinato si è persino rafforzata.
On April 16th the Bank announced the establishment of a ‘COVID-19 Crisis Recovery Facility’ to ‘support AIIB’s members and clients in alleviating and mitigating economic and public health pressures arising from COVID-19’.
[IT] Dopo aver prediletto per decenni una condotta di basso profilo in politica internazionale, la Cina di Xi Jinping è ora unanimemente considerata uno degli attori più ambiziosi a livello globale. In che misura l’attuale ordine internazionale, concepito al termine della Seconda guerra mondiale quando la Repubblica popolare cinese non era ancora stata fondata, può assicurare strumenti di governance multilaterale efficaci in un contesto di tensioni senza precedenti tra la nuova proiezione cinese e l’unilateralismo jacksoniano degli Stati Uniti di Donald Trump?
A larger population and increased purchasing power have led to substantial growth in global demand for food in recent decades. While the contribution of agriculture to world GDP has, with very few exceptions (i.e., Ethiopia and Argentina), seen a constant decline, agrifood production has increased significantly since the end of World War II, and it is expected to double by 2050.1 More efficient farm structures, technological innovations and better inputs are among the major contributors to this global miracle.