L’amministrazione statunitense di Joe Biden ha riportato in auge la relazione con i Paesi del Sud-Est asiatico dopo che il suo predecessore, Donald Trump, aveva deciso di relegare la regione in secondo piano rispetto ad altre aree del continente. Il 2022 è stato infatti contrassegnato da due importanti eventi – il primo tenuto a Washington, il secondo a Phnom Penh – che hanno consentito di dare nuovo slancio alla relazione bilaterale tra Stati Uniti e ASEAN in campo strategico, economico e infrastrutturale.
Sebbene ci siano i presupposti concreti per il rafforzamento di questo rapporto, mettendo a frutto decenni di proficua cooperazione, permangono almeno un paio di ostacoli che impediscono – e impediranno – alla partnership di trasformarsi in un’autentica alleanza: da una parte, la volontà dei Paesi della regione di non prendere parte alla contesa ideologica, politica ed economica che vede confrontarsi Stati Uniti e Cina in Asia e nel Pacifico; dall’altra, l’aderenza di lunga data dell’ASEAN alla sua politica di equidistanza rispetto alle grandi potenze, della regione e non solo.
Con la fine della Guerra fredda, in presenza di questi due elementi, alcuni Paesi dell’area hanno, in parte, ricalibrato i rapporti bilaterali con gli Stati Uniti, altri invece hanno respinto le lusinghe delle diverse amministrazioni americane circa la necessità di sostenere ogni sforzo volto ad arrestare la costante ascesa della Cina.
Questo numero di RISE riflette su alcune delle principali questioni relative ai rapporti tra gli Stati Uniti, l’ASEAN e alcuni Paesi del Sud-Est asiatico. L’articolo di apertura illustra la genesi della politica statunitense verso la regione durante l’amministrazione Biden. Ci si focalizzerà, in seguito, su due Paesi in particolare, l’Indonesia e le Filippine, con l’obiettivo sia di passare in rassegna le relazioni militari tra Washington e Giacarta, sia di offrire una prima valutazione della politica estera filippina verso l’alleato storico durante la presidenza di Rodrigo R. Duterte. È impossibile parlare di Stati Uniti nel Sud-Est asiatico senza fare riferimento al Viet Nam, il Paese che provocò sconfitte e lutti ai militari statunitensi nel contesto del Secondo conflitto indocinese. Chiude il numero la consueta rubrica della recensione, questa volta della graphic-novel “Un’altra via per la Cambogia”.
(Photo by Drew Angerer/Getty Images)
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