Il SIPRI Yearbook 2021 offre una serie di dati originali relativi a spesa militare mondiale, produzione e trasferimenti internazionali di armi, forze nucleari, conflitti armati e operazioni multilaterali, nonché analisi aggiornate su aspetti importanti circa il controllo delle armi, della pace e della sicurezza internazionale. Questa pubblicazione sintetizza i contenuti del SIPRI Yearbook 2021 e propone estratti delle sue appendici.
Dopo un netto deterioramento della stabilità e della sicurezza durante l’ultimo decennio, il bilancio globale del 2020 è rimasto pressoché invariato. Questa potrebbe apparire un’affermazione troppo ottimistica in un anno dominato dalla pandemia di COVID-19, eppure è supportata dai dati contenuti nella 52a edizione del SIPRI Yearbook.
Le tendenze generali rivelano un panorama eterogeneo: la spesa militare globale ha continuato ad aumentare, ma il volume dei trasferimenti internazionali di armi è rimasto più o meno stabile; il controllo delle armi nucleari è rimasto stagnante e gli Stati Uniti (USA) si sono ritirati dal Trattato del 1992 sui cieli aperti, ma il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari ha ricevuto un sostegno sufficiente per entrare in vigore a gennaio 2021; il numero dei conflitti armati è aumentato di nuovo, ma il totale globale dei morti in guerra è sceso significativamente; e, sebbene la geopolitica sia rimasta tossica, l’equilibrio tra potenziale escalation e contenimento è stato mantenuto nella maggior parte delle aree critiche. Il cambiamento climatico ha continuato a ritmo sostenuto – il 2020 è stato l’anno più caldo per il quale sono state registrate le temperature dal 1850 – ma ci sono stati alcuni progressi nell’ambito del Climate Ambition Summit tenutosi a dicembre 2020, anche se gli obiettivi e gli impegni annunciati sembrano insufficienti per limitare il riscaldamento globale a 2°C.
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