La vittoria elettorale del DPP lascia inalterate le fonti di frizione tra i principali attori coinvolti nella questione taiwanese. La tensione che ha preceduto la campagna elettorale è probabilmente destinata a rinnovarsi, esponendo il Giappone a nuovi rischi. Come già evidenziato, per Tokyo si tratta di una nuova fonte di “ansia strategica” che si aggiunge a quelle già esistenti: minaccia nucleare nordcoreana, assertività cinese, revisionismo russo. Se è vero che Tokyo ha gradualmente rafforzato le capacità difensive e di deterrenza del paese accrescendo l’interoperabilità delle FAD con le forze armate statunitensi, è altrettanto vero che la capacità di tradurre in una risposta efficace le risorse delle quali dispone dipende da molti fattori, non ultimo dalla volontà politica che, a sua volta, presuppone un solido sostegno della popolazione.
Consulta la Nota dell’Osservatorio di Politica Internazionale ad opera di Noemi Lanna (Università di Napoli “L’Orientale”) e a cura di T.wai.
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