Risorse naturali e potere nel Sud-Est asiatico

RISE vol. 1 n. 4 (Novembre 2016)

Pubblicato il quarto numero di Relazioni Internazionali e International political economy del Sud-Est asiatico: RISE/4 Novembre 2016.

Il quarto numero di RISE affronta il rapporto tra potere e risorse naturalinel Sud-est asiatico, e lo fa con una prospettiva “dal basso”, partendo dalla constatazione che lo sfruttamento di queste ultime è essenziale per lo sviluppo economico delle popolazioni locali. Nel quadro di ecosistemi fragili, queste risorse assumono però valore politico più ampio e spingono gli stati a adottare politiche di sostegno al loro accaparramento: così, questioni apparentemente minori nelle relazioni internazionali diventano cruciali per la stabilità interna e della regione nel suo complesso. Questo è ancora più vero per gli stati del Sud-est asiatico: i loro confini, infatti, presentano una peculiare permeabilità, dovuta spesso all’incapacità dei governi centrali di controllare le aree periferiche, e ciò innesca dinamiche di competizione interstatale non sempre facili da gestire.

L’articolo di apertura utilizza questa prospettiva per evidenziare il nuovo ruolo che Pechino sta svolgendo nella regione del Mekong, indebolendo l’assetto istituzionale multilaterale da tempo in funzione per ridurre le controversie tra stati rivieraschi. La contesa delle acque del Mar Cinese Meridionale, che riguarda essenzialmente la sovranità, presenta anche un aspetto – spesso trascurato – legato alle risorse non tanto energetiche, quanto della pesca: il secondo articolo di questo numero rivela l’importanza delle risorse ittiche per le economie della regione. A volte invece le forze del mercato globale sono talmente potenti da impedire un controllo statale degli scambi commerciali: è il caso a esempio, dell’estrazione e del traffico dei rubini in Myanmar, su cui si concentra il terzo articolo. Spesso, inoltre, le popolazioni – e i governi – locali sono posti di fronte al dilemma dello sviluppo: perseguire un benessere materiale al costo della distruzione degli ecosistemi, oppure accettare un minore tasso di crescita, ma più sostenibile nel tempo? RISE/4 affronta il tema osservando l’esperienza della riottosa provincia autonoma indonesiana di Aceh.
Infine, il Focus Economia a cura dell’Osservatorio delle Economie Emergenti di Torino analizza le sfide che i Paesi ASEAN devono affrontare per rispettare i parametri stabiliti dal Trattato di Parigi sul cambiamento climatico: da troppo tempo, ormai, la popolazione dell’area convive con un modello di sviluppo che presenta un conto ambientale molto salato, in termini di inquinamento atmosferico. Completa il numero la recensione di “Ritorno a casa” di Leila S. Chudori, un romanzo che parte dal dramma dei pogrom anticomunisti in Indonesia nell’autunno del 1965 per giungere alla caduta di Suharto nel 1998.

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