[IT] Miriam Verzellino cita su Formiche l'intervento di Tin Hinane El Kadi (Università di Oxford) nei seminari del ChinaMed Project di T.wai, realizzati in partnership con l’Università di Napoli L’Orientale.
[IT] Veronica Turrini scrive l'articolo "Cina-Iran, cosa c’è dietro la freddezza di Pechino" su Formiche, in cui viene anche presentato il report "China–Middle East Relations After the Twelve-Day War" del ChinaMed Project di T.wai.
[IT] Guido Creta (Sapienza Università di Roma) è intervistato nella puntata “La Siria entra nella sfera d'influenza degli Stati Uniti. L’ombra di Suharto sull’Indonesia.” del podcast quotidiano di Internazionale.
Jonathan Fulton (Zayed University & Atlantic Council), quoted on the article "China’s real goals in the Gulf" on Decode39, was the speaker at the latest ChinaMed seminar, part of an initiative run by the ChinaMed Project of T.wai.
Bianca Pasquier is author of the issue of the ChinaMed Observer "Mediterranean anxieties over the Sino-Moroccan rapprochement: French, Algerian, and Tunisian media perspectives".
“L’ordine liberale internazionale, al cui tramonto ci sembra di trovarci, è stato costituito dagli Stati Uniti e intorno a un’alleanza di paesi che si è ritrovata a seguire la leadership statunitense quando la Cina si chiamava ancora Repubblica di Cina e non era lo Stato avente il regime politico attuale. In un certo senso, le autorità cinesi si sono sempre sentite autorizzate a essere molto selettive nel loro approccio a questo ordine.
In alcune occasioni lo hanno addirittura difeso, in ottica abbastanza strumentale. In altre circostanze, invece, come nella guerra scaturita dall’illegale invasione russa dell’Ucraina, la Cina presenta un atteggiamento che è molto difficile da leggere, anche alla luce dei principi che essa stessa enuncia, che sarebbero quelli della difesa della sovranità nazionale.”