“La città torna ad essere sempre più di frequente luogo effettivo di esercizio del potere coercitivo, ad opera di attori non statali in competizione tra di loro e con gli apparati dello stato – e non soltanto nel Sud del mondo. Così, per fare degli esempi, i clan mafiosi possono esercitare un controllo politico su interi quartieri, anche lontano dal Sud d’Italia (alterando, se necessario, persino le dinamiche elettorali); le gang possono insediarsi nelle periferie urbane, alimentando la conflittualità per il controllo del territorio (a Rio non meno che a Londra); e gruppi (definiti) terroristici possono trasformarsi in partito, garantendo l’amministrazione della giustizia e persino servizi di welfare alle proprie clientele nei campi profughi o nelle troppe città devastate del Medio oriente.”
Fabio Armao (T.wai & Università degli Studi di Torino) nell’articolo “Città di ordinaria globalizzazione” per Singola.
Research Fellow
Fabio Armao is a Research Fellow at T.wai and Professor of International Relations at the University of Torino.
“Il potere clanico che prende forma in Italia si basa sugli stessi due fondamenti: la costruzione di un sistema di “relazioni interpersonali ritualizzate”, che... Read More
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